IL MERCATO SECONDO STEVE ENGLISH: il compagno di box di Bautista, il futuro di Rinaldi e alcune novità nel 2024?
Mentre si intensificano le presenze dei manager dei piloti all’interno del paddock del WorldSBK si chiudono gli accordi, ma c’è ancora una sella tanto ambita da tutti
Poche piste sono famose come quella di Imola; lo storico Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari porta i nomi del padre e del figlio di una delle realtà automobilistiche più famose al mondo. Questo circuito ha ospitato alcune delle gare più appassionanti e memorabili nella storia delle due e delle quattro ruote. Dopo quattro anni assistiamo al ritorno del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike su questa pista. Lo spettacolo in pista sarà interessante ma tanti spunti interessanti sono presenti sulle bocche di molti in avvicinamento a questo Round. La maggior parte di questi è relativo alle moto di colore rosso e a ciò che farà Ducati per l’anno prossimo. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) è confermato per il 2024 e sembra sempre più probabile il vedere un’altra Ducati Indipendente sullo schieramento, quella che sarebbe affidata a Sam Lowes su una moto del team Marc VDS: ma cosa ne sarà delle altre selle?
PROGRESSI PER PETRUCCI
Misano e Donington Park hanno mostrato progressi nel caso di Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team), ripagato dal primo podio in carriera nel WorldSBK nell’ultimo weekend di gara. Il 32enne vanta successi in MotoGP™ e ha corso come pilota ufficiale e quindi senza dubbio il talento non gli manca. Il grosso punto di domanda riguarda se riuscirà o meno a strappare un posto da ufficiale nel team Aruba.it. Due Round di passi avanti saranno sufficienti per convincere Ducati a cambiare pilota?
IL FUTURO DI RINALDI: brutto momento di forma nel momento peggiore
Il pilota ufficiale Ducati di cui si parla è Michael Ruben Rinaldi. Il 27enne ha vinto quattro gare con la Casa emiliana e ha raccolto 17 podi in Superbike: risultati sufficienti per garantirgli la conferma? In termini di risultati, no. Ma le gare non sono solo questo. Rinaldi conosce il posto che occupa nel box Ducati. Ovvero essere lo scudiero di Bautista e non causare alcun problema. Svolge questo compito meglio di chiunque altro Ducati possa ingaggiare. Questa potrebbe essere la sua salvezza.
In passato ho difeso Rinaldi. La decisione di salutare Chaz Davies o Scott Redding è stata presa con la consapevolezza che Rinaldi sarebbe stato un pilota capace in sella alla seconda moto. Il suo compito non consiste nel vincere delle gare o dei titoli ma consiste nel far sì che Ducati sia sicura di vincere delle gare e dei titoli. Ducati quest’anno è riuscita a raggiungere i propri obiettivi dato che Bautista è stato sensazionale: ma cosa succederà in futuro?
POTENZIALI SELLE PER RINALDI: Bassani o Bulega?
In passato Rinaldi ha dovuto guardarsi le spalle da Axel Bassani (Motocorsa Racing): ora però pare che il veneto resterà nel team Motocorsa. A Imola Ducati avrà ancora ben nitido il ricordo del disastroso weekend di Rinaldi in quel di Donington Park. Lo stesso vale per l’errore commesso dal romagnolo a Misano mentre stava andando a caccia di Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) per il secondo posto. Quelli in Indonesia e ad Assen sono stati dei weekend deludenti. Tutto questo mentre Nicolò Bulega continua a vincere in Supersport.
Bulega, come tanti altri, è passato dal vivere una carriera ‘anonima’ in Moto2™ al giocarsi un posto da ufficiale nel WorldSBK. Un percorso che va di pari passo a quello di Andrea Locatelli (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK): la sua carriera nel WorldSSP ha messo in mostra sufficienti progressi per far sperare a Ducati che sia lui la scelta migliore come secondo pilota a fianco di Bautista.
Pochi dubbi sul fatto di vedere l’anno prossimo Bulega in sella a una Ducati Superbike: l’unica questione ancora aperta riguarda il team. Quanto sta facendo nel WorldSSP gli sta dando la possibilità di giocarsi un posto nel team ufficiale. Ducati ha già investito su di lui per fornirgli la miglior chance possibile. Quattro giorni di test ufficiali hanno visto dei risultati davvero notevoli, con dei tempi molto competitivi. Nel WorldSBK la questione riguarda molto più dei singoli tempi sul giro ma per Ducati avere un giovane italiano davvero affamato sulla propria moto rappresenta la chiave. Rinaldi era perfetto in passato, ma ora Ducati ha un’opzione migliore in Bulega.
Un nome che POTREBBE cambiare tutto
Dopo aver parlato a Donington Park di un possibile ampliamento del team nel paddock del WorldSBK, Marco Barnabò – Team Principal del team Barni Spark – ha detto che per il 2024 potrebbe schierare due moto, anche se deve ancora essere definito il progetto. Il nome collegato a una seconda sella non è altro che quello di Andrea Iannone. Sta per terminare la squalifica di quattro anni comminata al pilota abruzzese: l’anno prossimo quindi Barni potrebbe potenzialmente schierare due ex piloti ufficiali Ducati che hanno vinto in MotoGP™. Iannone è pronto a tornare nel paddock, il dubbio riguarda con quale team lo farà.
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